Movimenti messianici come riscatto dalla crisi – Suicidi e movimenti messianici tra gli Inca all’epoca della Conquista

Un’alternativa al suicidio è spesso rappresentata dall’istituzione di “chiese” che esprimono l’esigenza di “separarsi” dalla società esistente, ufficiale, profana, per fondare una nuova società su un piano di extra-storicità5.

L’agitazione messianica è pertanto il segno della disperazione più o meno cosciente che si impadronisce delle società arcaiche che, durante momenti di intenso travaglio sociale, economico, culturale e psicologico, si sentono minacciate nelle loro tradizioni più care e nella loro stessa esistenza. In quanto prodotto storico e quindi soggetto ad evoluzione e cambiamento, ogni movimento muta al mutare delle condizioni che lo hanno generato. Continua a leggere Movimenti messianici come riscatto dalla crisi – Suicidi e movimenti messianici tra gli Inca all’epoca della Conquista

Suicidio ed Olocausto – Suicidi e movimenti messianici tra gli Inca all’epoca della Conquista

Uno degli aspetti meno conosciuti della storia sociale e religiosa degli indios del Perù è rappresentato dall’altissimo numero di suicidi (una vera e propria epidemia prolungata), che si verificarono nei cento anni successivi alla Conquista.

Nella breve Relazione (1557) di Damiàn de la Bandera si racconta come i nativi, privati dei loro beni e dei loro stessi figli, perseguitati dai curaca, e senza alcuna protezione di sorta, si abbandonavano ad uno stato di totale inazione, fino a morire d’inedia1.

Il fenomeno aumentò a tal punto col passare degli anni che nel 1582 lo stesso re Filippo Il inviò una cèdola all’arcivescovo di Lima per avere notizie più precise a riguardo2. Continua a leggere Suicidio ed Olocausto – Suicidi e movimenti messianici tra gli Inca all’epoca della Conquista

Valori e assenza di valori in Occidente

1. La libertà, la guerra, le religioni

L’inarrestabile espansione del mercato internazionale continua ad avere dirompenti ripercussioni in ogni settore dell’esistenza sociale. In campo religioso, questo sconvolgimento provoca un duplice e contraddittorio fenomeno.

Si assiste, da un lato, ad un considerevole aumento di manifestazioni di integralismo religioso a carattere etnico, soprattutto in quei paesi in cui una rapidissima trasformazione economica ha determinato forti sommovimenti, contribuendo a fare dell’identità religiosa il nucleo costitutivo dell’identità sociale e individuale. Continua a leggere Valori e assenza di valori in Occidente

Donna, sangue, vita nel sistema Igloolik

Per gli eschimesi Igloolik la colpa più grave che l’umanità possa compiere è l’aborto, volontario o involontario: esso è infatti equiparato ad una perdita di sangue rappreso.

Per capire le valenze del sangue, partiamo da un confronto. Nelle sedute di guarigione degli Yakuti, lo sciamano sputa del sangue tenuto in bocca qualche minuto, offrendolo agli spiriti che insidiano l’anima del paziente.

Egli alterna invocazioni e minacce: il sangue versato loro come nutrimento deve essere sufficiente a placare la fame e la sete degli spiriti che devono allontanarsi, abbandonando la loro vittima. Continua a leggere Donna, sangue, vita nel sistema Igloolik

I Cazari, il Caspio e il mondo della steppa

La steppa è un mondo immenso e misterioso. Visitandola la prima volta, l’avevo contemplata giusto nel suo aspetto locale in Mongolia. Mi aveva quasi spaventato: una distesa pianeggiante di terreno duro e fessurato dai frequenti terremoti e dalla secchezza, un suolo di color bruno e battuto da un sole senza tregua!

Dalla steppa mongola a sudovest si scorgono le montagne dell’Altai, di là del deserto di Gobi, quando scoppiano tempeste improvvise con fulmini e lampi in lontananza che sembrano illuminare la scena di un enorme teatro.

A nord invece c’è la taigà che si attraversa con la Transiberiana, prima di arrivare ad Ulan Baator, una foresta altrettanto deserta quanto la steppa, ma terribile per la sua fredda temperatura invernale e per la fittezza dei suoi alberi. Continua a leggere I Cazari, il Caspio e il mondo della steppa

Il giudaismo e la delazione

Lo spunto per il presente articolo nasce dalle celebrazioni per il sessantesimo anniversario del massacro di civili perpetrato alle Fosse Ardeatine a Roma, il 24 marzo 1944, durante il secondo conflitto mondiale.

Questo eccidio colpì anche gli ebrei principalmente a causa dell’attività delatoria di una ragazza del ghetto romano, Celeste Di Porto, chiamata la Pantera Nera.

Il coinvolgimento degli ebrei romani non fu sola conseguenza diretta delle delazioni di Celeste; ella certamente ebbe un ruolo importante nell’arresto di molti ebrei, ma non mirato alla strage, visto che gli ebrei vennero prelevati dal carcere Regina Coeli e via Tasso o segnalati dal questore Caruso. Continua a leggere Il giudaismo e la delazione

I caraiti di Trakai

La cittadina di Trakai si trova in Lituania, 28 km a ovest della capitale Vilnius e conta attualmente una popolazione di poco più di 6000 persone. Essa sorge in una fertile zona ricca di laghi, circa 200, risultato di un particolare fenomeno di trasformazione geologica.

Intorno a questi luoghi sono fiorite diverse leggende che fanno parte del folklore lituano, come quella del limpido lago Skaistis: una giovane e bella ragazza che abitava sulle sue sponde amava un prode guerriero che, chiamato dal granduca a combattere contro i cavalieri teutonici, non tornò più; per molti anni la ragazza pianse infinite lacrime, rendendo trasparenti le acque del lago. Continua a leggere I caraiti di Trakai